Una notte di altissima tensione al centro di prima accoglienza per migranti di Monastir. Risse, insulti, botte, anche lanci di oggetti contro gli agenti di Polizia, vittime delle contrapposizioni anche molto aspre che si sono create tra i positivi al SarsCov2 e i negativi che temono di essere contagiati.

Un gruppo di ospiti della struttura si è avvicinato allo stabile in cui si trovavano in quel momento altri migranti, positivi al coronavirus. Tra le due fazioni prima sono partiti gli insulti, poi sono venuti alle mani. Per placare gli animi è stato necessario l'intervento della Polizia, che pure è stata fatta oggetto di lanci e insulti.

I non positivi temono di essere contagiati, è tutta qui l'origine della lite. "Gli stessi spazi sono condivisi senza alcun tipo di reale limitazione tra i migranti positivi e gli altri ospiti, che quindi temono il contagio", spiega Vincenzo Chianese, segretario generale di Es Polizia.

"Da questa situazione nascono proteste e momenti di tensione quotidiani, che in questo caso si son trasformati in zuffe violente nell'edificio destinato ai positivi, che è stato assalito da decine di migranti non positivi".

Di qui l'ennesimo appello alle istituzioni per evitare questa promiscuità: "Chiediamo al prefetto di Cagliari e al ministro dell'Interno Lamorgese di applicare la legge, trasferendo al più presto possibile tutti i migranti che man mano arrivano a Monastir, e comunque di trasferire immediatamente tutti gli ospiti positivi al SarsCov2".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata