Una storia di ordinaria burocrazia. A pagarne le conseguenze Solanas, la frazione turistica di Sinnai. Il depuratore è stato realizzato nel 2003, ma non è mai stato inaugurato. Ora si riavviano le procedure per la messa in esercizio dell'impianto, realizzato nel 2003 dall'Ente Sardo Acquedotti e Fognature (ESAF) con un finanziamento di circa tre milioni di euro stanziato dall'Assessorato Regionale all'Ambiente.

A fermare tutto, il mancato pagamento dell'esproprio dell'area e problemi burocratici legati agli assetti istituzionali degli enti gestori delle reti idriche e fognarie e l'ESAF venne mandata in liquidazione. Iniziò una fase in cui non vi era certezza riguardo le competenze istituzionali prima demandate appunto ad ESAF, soprattutto in ambito patrimoniale. A Sinnai la questione assunse risvolti normativi ancora più complessi in quanto l'ente gestore del servizio idrico era Acqua VITANA e non Abbanoa che di fatto raccolse l'eredità gestionale delle reti di Esaf.

"Solo con una Legge regionale 2016- racconta Franco Orrù, assessore comunale all'Urbanistica -venne fatta chiarezza affidando il ruolo per la regolarizzazione delle procedure espropriative non definite da ESAF, all'Ente di Governo dell'Ambito della Sardegna (EGAS) che ne acquisì anche le risorse. Oggi, con la pubblicazione della Determinazione EGAS n° 130 dell'11 agosto, dopo alcuni mesi di stretta collaborazione del Comune con la stessa EGAS, ha spiegato l'Assessore all'Urbanistica Franco Orrù, arriviamo al primo risultato importante, che sancisce il riavvio della procedura espropriativa che consentirà a EGAS di acquisire definitivamente al patrimonio pubblico le aree sulle quali sorge il depuratore e trasferire successivamente al Comune di Sinnai e poi al gestore Comunale, l'impianto sopra realizzato. Il Comune ha già disponibile un milione di euro, stanziato dall'Assessorato Regionale all'Ambiente, per interventi di adeguamento e messa in esercizio, per i quali è già in corso la progettazione esecutiva dei lavori".

"Con il depuratore, ha continuato Orrù, possiamo finalmente pensare agli ordinari servizi che un agglomerato urbano deve avere. Infatti oltre alla necessità di collegare ad una fognatura pubblica le abitazioni e le attività, si potrà iniziare a pensare anche alla realizzazione dei basilari servizi da spiaggia, ovvero bagni e docce".

Manifesta la propria soddisfazione per questo primo importante passaggio verso la soluzione di questo annoso ma improcrastinabile problema, anche il sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda: "Siamo consapevoli dei ritardi precedentemente accumulati non voluti di certo da parte di nessuno, tantomeno dalle Amministrazioni Comunali che si sono succedute, ma, visto il nuovo spiraglio, siamo fiduciosi in una definizione in tempi ragionevoli. Dobbiamo obbligatoriamente lavorare seguendo una corretta programmazione e dal riordino ed efficientamento delle infrastrutture di base come questa. Diversamente - chiude Anedda - rischiamo di cadere nella morsa di uno sviluppo improvvisato che non porta sicuramente alla soluzione dei tanti problemi che già esistono, ma li aggrava. Ci stiamo lavorando, a volte in maniera silenziosa, e confidiamo di uscire presto da tante situazioni ormai emergenziali che affliggono il territorio".
© Riproduzione riservata