"L'isola è sicura e accogliente, se altri comuni facessero quello che abbiamo fatto noi scoprirebbero anche loro i casi di coronavirus sul loro territorio".

Si toglie qualche sassolino dalle scarpe Tore Puggioni, primo cittadino di Carloforte, al termine della massiccia campagna di screening che - dopo un focolaio nato all'interno di una discoteca - hanno fatto finire il suo comune su tutte le prime pagine dei giornali.

Il primo cittadino ricorda che nel paese sono stati effettuati 575 test sierologici dopo il lockdown e oltre 800 tamponi negli ultimi giorni. "I numeri dei positivi emersi - sottolinea - sono al di sotto delle statistiche e del tutto fisiologici, tali da smentire chi si aspettava un numero di casi ingestibile, chi parlava di chiusura dell'isola e chi ha cercato di denigrare l'isola diffondendo inutili allarmismi".

"Questa pervasiva e scrupolosa indagine dimostra che il virus circola ovunque, e che se in tutte le realtà turistiche simili alla nostra si producesse un simile sforzo emergerebbero numeri non molto diversi", continua.

Carloforte ora "è un luogo più sicuro di altri", rivendica Puggioni, perché "abbiamo piena e totale contezza dell'estensione del virus e pieno e totale controllo".

"Non si sa cosa accadrà in altre realtà, sappiamo che qui abbiamo raggiunto livelli di conoscenza del virus non paragonabili, per questo Carloforte e l'isola di San Pietro continuano ad essere luoghi sicuri ed accoglienti", conclude il primo cittadino.

(Unioneonline/L)
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