Tragedia a Sinnai. Tore Podda, esponente di Forza Italia e fondatore dell'Autoscuola, è morto poco fa in campagna dopo essere caduto pare mentre tentava di allontanarsi dalle fiamme che si erano sviluppate in un terreno.

Sul posto carabinieri e Vigili del fuoco.

La notizia si è subito diffusa a Sinnai destando grandissimo cordoglio per la notorietà dell'uomo, a lungo anche consigliere comunale.

Tore Podda (a sinistra) con Silvio Berlusconi e Ugo Cappellacci (L'Unione Sarda - Serreli)
Tore Podda (a sinistra) con Silvio Berlusconi e Ugo Cappellacci (L'Unione Sarda - Serreli)
Tore Podda (a sinistra) con Silvio Berlusconi e Ugo Cappellacci (L'Unione Sarda - Serreli)

Un anno fa aveva ricevuto anche Berlusconi durante una tappa in Sardegna.

IL CORDOGLIO - Tore Podda è stato lo storico fondatore nel 1970 della scuola guida Santa Barbara, che ha sfornato migliaia di neo patentati (arrivati anche dal Sarrabus, da Burcei, dal Campidano e da Cagliari), e per diverse legislature anche consigliere comunale di Forza Italia. Amico di uomini di spicco del partito come Ugo Cappellacci ed Emilio Floris, è stato soprattutto un fedelissimo di Silvio Berlusconi.

Enorme la sua soddisfazione quando nel febbraio del 2019 lo ha convinto a fare tappa a Sinnai nel contesto di un tour elettorale che quel giorno aveva toccato anche Burcei e Villasimius. Podda si era messo a fianco dell'ex cavaliere. Una giornata diventata vanto per Tore Podda. Arrivato a fine anni Sessanta da Samassi a Sinnai, nel 1970 ha fondato la scuola guida, poi la passione per la politica e Forza Italia, diventando per diverse legislature consigliere comunale.

Un uomo buono, generoso, amico di tutti. Per questo oggi il cordoglio è stato grande. Negli ultimi anni aveva avuto anche il tempo di curare alcuni suoi terreni coltivando ulivi. Un'altra sua grande passione. Verso le 18 si è recato nel deposito dei mezzi dell'autoscuola, alla periferia di Sinnai, strada per Maracalagonis. Ha visto un po' di erbacce e ha appiccato il fuoco. Roba di pochi metri con le fiamme che comunque non potevano fare danno. Forse il vento ha ingigantito il piccolo incendio, lui ha avuto paura, si è agitato, ha chiamato i carabinieri prima del malore che gli è stato fatale. Inutili i tentativi di soccorso anche da parte del figlio Walter. La tragedia si è consumata in un secondo mentre le fiamme si spegnevano.
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