È stata condannata a dieci mesi e a un'ammenda di 400 euro la collaboratrice domestica, arrestata dagli agenti del Commissariato di Quartu per aver vuotato la casa in cui lavorava portando via gioielli e contanti per un valore complessivo di quasi 10mila euro.

La donna, 43 anni, era accusata di furto aggravato. Dopo il processo è stata comunque scarcerata.

L'indagine ha avuto origine alcuni giorni fa, quando la vittima ha chiesto aiuto alla Polizia, denunciando un furto di gioielli in oro e argento e della somma di 200 euro in contanti, sottratti dalla propria abitazione. L'ammanco del denaro sarebbe avvenuto in più giorni e questo particolare ha fatto insospettire i poliziotti, che hanno rivolto le loro attenzioni verso la nuova collaboratrice domestica.

Dagli accertamenti svolti dagli agenti coordinati dal dirigente del Commissariato Fabrizio Selis e dal sostituto Commissario Gianni Noto, è emerso che, presso alcuni esercizi di compro oro della zona, erano stati venduti parte dei gioielli sottratti alla vittima con ricavo di tremila e 300 euro.

Alla donna i poliziotti hanno chiesto di non modificare e mantenere le sue abitudini in casa nel conservare il denaro e di scattare una fotografia delle banconote conservate.

Gli agenti hanno perquisito l'abitazione di M.B.C., recuperando una banconota da 50 euro (precedentemente fotografata) quale bottino dell'ultimo furto consumato in casa della vittima. La collaboratrice domestica è stata arrestata in flagranza di reato.
© Riproduzione riservata