L’amministrazione comunale di Guasila lancia un appello alla Regione Sardegna, alla Provincia del Sud Sardegna, alle istituzioni scolastiche, ai sindaci del territorio e alle famiglie nella speranza di scongiurare la politica dei tagli e dei numeri.

Il sindaco Paola Casula e l’assessore all’Istruzione Consuelo Palmas hanno partecipato alla pre-conferenza per il dimensionamento della rete scolastica provinciale per l’anno scolastico 2020/2021 nella quale è stata paventata l’ipotesi perdita dell’autonomia. Tutta colpa della costante diminuzione di alunni.

"La forte denatalità, lo spopolamento e la dispersione scolastica sono elementi che non possono prescindere da qualsiasi ragionamento e da qualsiasi scelta che abbia realmente a cuore il futuro delle nuove generazioni – dice Casula – mentre, come confermato dalle linee guida regionali, ciò che contano sono solo i numeri".

L’istituto comprensivo di Guasila ha riottenuto l’autonomia scolastica nel 2015/2016, grazie all’accorpamento dei plessi di Samatzai e Pimentel che hanno garantito il raggiungimento di una popolazione scolastica sufficiente al riconoscimento di una nuova autonomia amministrativa, didattica e organizzativa.

Affinché si possa mantenere un'autonomia scolastica, la normativa nazionale prevede un parametro per cui il numero totale degli alunni non può essere inferiore a 600 (per i comuni non montani). I dati della popolazione scolastica sono in costante diminuzione e nell’ultimo anno la Sardegna ha registrato una contrazione di 2.853 alunni. "Questo parametro purtroppo viene confermato anche dalle linee guida per la programmazione dell’offerta formativa della Regione per l’anno scolastico 2020/2021, per noi è inaccettabile", conclude Casula.
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