Il Museo Civico Giovanni Marongiu non riaprirà le porte ai visitatori. E la guerra tra Comune e Soprintendenza continua. Alla vigilia della scadenza dell'ordinanza emanata lo scorso martedì 9 febbraio, il sindaco di Cabras, Andrea Abis, poco fa ha firmato un secondo provvedimento che entrerà in vigore domani, giovedì, e che ancora una volta vieta a chiunque l'accesso alle sale espositive all'interno delle quali sono custoditi i preziosi reperti del patrimonio scultoreo rinvenuto a Mont'e Prama. Anche i due Giganti che la Soprintendenza archeologica ha deciso di portare via per l'operazione di restauro altrove e non a Cabras, come richiesto dal Comune.

"A oggi non risultano atti, accordi o impegni scritti tra le Parti tali da determinare con sicurezza una risoluzione chiara della vicenda - ha dichiarato il sindaco -, ho pertanto deciso di confermare la chiusura del Museo". Il fine del provvedimento è il medesimo: si intende prevenire situazioni di protesta non programmate. "L'attenzione mediatica sulla questione ha amplificato il dissenso da parte della cittadinanza sull'iniziativa della Soprintendenza - ha spiegato il primo cittadino -. Durante la
manifestazione del 13 febbraio abbiamo registrato centinaia di presenze tra sindaci, esponenti delle forze politiche, rappresentanti del settore imprenditoriale, ma sono stati numerosi anche i vari componenti delle associazioni culturali, del mondo della scuola e i cittadini - ha precisato Abis -. La riapertura del Museo e il possibile avvio delle procedure di trasferimento potrebbero inasprire la disapprovazione generale, vanificando i risultati ottenuti fino a questo momento per la tutela dell'incolumità pubblica". L'ordinanza sarà valida per i prossimi otto giorni, fino a giovedì 25 febbraio.
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