Tutti assieme per difendere i Giganti. Per evitare che le statue scoperte nella collina più famosa del Sinis vengano trasferite dal museo di Cabras a Cagliari per l'intervento di restauro.

A Cabras la manifestazione per chiedere alla Soprintendenza di ripensarci. Di evitare quello che qua viene chiamato scippo. Il sindaco di Cabras Andrea Abis non è rimasto solo. Nel giardino del museo, dove sono in esposizione i due Giganti che l'Ente ministeriale vuole impacchettare e trasferire nei laboratori di Cala Mosca, sono presenti tante fasce tricolori. Ma anche tanti esponenti della Regione.

Moltissimi gli operatori economici, anche loro contro il piano della Soprintendenza. Sono arrivati ai piedi dello stagno associazioni culturali e tanti cittadini tra cui molti giovani. Non mancano bandiere, striscioni e cartelloni.

(Foto L'Unione Sarda-Pinna)
(Foto L'Unione Sarda-Pinna)
(Foto L'Unione Sarda-Pinna)

La protesta è cominciata questa mattina presto, con i bambini di Cabras che si sono presentati a scuola con una mascheria da Gigante di Mont'e Prama. Gialla e ben visibile.

Anche loro hanno voluto dire no al trasferimento delle enormi statue nuragiche esposte al museo del paese da parte della Soprintendenza archeologica di Cagliari per l'operazione di restauro.

I bambini della scuola primaria di via Cesare Battisti per motivi legati alla pandemia non partecipano alla grande manifestazione nel giardino del museo di via Tharros. Per questo hanno scelto di mascherarsi per un giorno da Giganti, i loro eroi. Per poi entrate a scuola. Un contributo importante da parte dei più piccoli del paese, nati e cresciuti nella casa delle statue del Sinis.

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

© Riproduzione riservata