Malumore e preoccupazione a Ghilarza da parte delle famiglie dei bimbi che frequentano l'asilo di via 16 Marzo, al momento ospitato nei locali della scuola primaria. Già da diversi giorni i piccoli alunni sono a casa dopo che si è registrato un caso Covid fra il personale della mensa scolastica. Ma in tutto questo tempo le famiglie sono rimaste senza alcuna indicazione tra mille difficoltà.

Per questo hanno scritto una lettera indirizzata al sindaco. In particolare chiedono al sindaco "di farsi carico della situazione Covid presente all' interno della struttura, in aiuto ai lunghi tempi che l'ATS ha, purtroppo, visto la realtà pandemica in atto". Quindi i genitori spiegano: " Alla data del 26 novembre l'ATS non ha ancora contattato il personale risultato positivo al virus e di conseguenza i contatti avuti. Riteniamo grave che oltre 50 famiglie coinvolte, tra alunni e personale, ad oggi debbano vivere in questa incertezza sanitaria". E precisano: "Chiediamo se è possibile mettere a disposizione eventuali test al personale della mensa, alle insegnanti, agli Ata. La situazione purtroppo ha recato non pochi disagi alle famiglie, lavorativamente parlando, oltre alla preoccupazione di aver dovuto mettere a rischio la categoria che oggi più che mai andrebbe protetta e salvaguardata: i nonni".

Da parte sua il sindaco Stefano Licheri chiarisce: "Il Comune è solo proprietario della struttura. Il Ministero ha stilato un protocollo per il Covid e ad applicarlo deve essere la dirigente sentita l'Ats. In ogni caso dai calcoli fatti la quarantena è stata disposta almeno sino al 29 novembre. Se poi ci sono esigenze particolari il Comune è pronto ad interessarsene. Avevamo già l'idea di fare i tamponi per tutte le scuole. Abbiamo ancora circa 300 test antigenici a disposizione".

Intanto, il Comune fa il punto sulla situazione Covid , ma qualche dato nel frattempo ha subito delle variazioni. Il sindaco Licheri in una nota spiega: "Comunichiamo che dall'inizio della pandemia sino alla data odierna, a Ghilarza, sono stati riscontrati 82 positivi. Di questi, 4 sono deceduti e 35 sono guariti. Pertanto rimangono 43 persone attualmente positive.A queste sono da aggiungersi 26 positivi della casa di riposo e 5 della casa famiglia". E il primo cittadino insiste: "Si continua ad invitare all'uso dei dispositivi di protezione individuale e a seguire le regole sul distanziamento". I dati della Casa famiglia rispetto a quelli in possesso del Comune sono però differenti. Lo spiega la responsabile della struttura Claudia Cherchi: "Ad inizio novembre abbiamo fatto uno screening per precauzione. In quell'occasione sono risultate positive sei ospiti e due operatori. Tutti però si sono già negativizzati già da qualche giorno".

La situazione nella casa famiglia è dunque completamente rientrata. Resta invece la preoccupazione per la casa di riposo dove tutti gli ospiti sono positivi al Covid.
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