Una strana fitta sotto il piede. Poi un indolenzimento generale alla gamba sempre più gonfia. Pochi minuti e dalla spiaggia di Torregrande un 66enne di Oristano è finito al Pronto soccorso: sette giorni di cure per «una puntura da un insetto non meglio identificato», si legge nel foglio di dimissioni del San Martino. E quello di due giorni fa non è un caso isolato, soprattutto d'estate si registrano spesso richieste di assistenza per punture di insetti, zecche e meduse.

La disavventura

«Stavo scendendo in spiaggia e in quel tratto la sabbia è ricoperta da una distesa di erba e vegetazione varia - ha raccontato il pensionato - presumibilmente è proprio là che sono stato punto da qualche insetto perché ho sentito una fitta al piede». Dopo qualche minuto il dolore è diventato più fastidioso, la caviglia ha iniziato a gonfiarsi e ad arrossarsi. «Poi il gonfiore si è esteso fino al ginocchio - ha aggiunto - così sono andato al Pronto soccorso, sono stato tenuto in osservazione e mi hanno fatto due flebo».

Nessuno è riuscito a scoprire quale sia l'insetto che lo ha punto di certo resta la preoccupazione per la situazione della spiaggia. «Ho paura a rimettere piede in quel tratto di litorale - ha osservato il 66enne - mi auguro che il Comune intervenga e trovi una soluzione per tutta quell'erba». Da anni la vegetazione che cresce sulla sabbia non viene rimossa per evitare squilibri al sistema dunale. «Gli esperti suggeriscono di non toccarla - ha ricordato l'assessore all'Ambiente Gianfranco Licheri - il problema non è semplice. Di certo si potrebbe ripetere la disinfestazione».

Le criticità

A parte le insidie della spiaggia, d'estate sono frequenti anche le invasioni di api e vespe e le punture di zecche in particolare in campagna ma anche negli angoli della periferia, regno delle sterpaglie. Un anno fa una donna era stata ricoverata dopo essere stata punta da una zecca mentre passeggiava nei campi sportivi di San Paolo a Torangius.

«Si tratta di episodi che soprattutto tra la primavera e l'estate sono piuttosto frequenti - hanno spiegato dal Pronto soccorso del San Martino - dalle punture di medusa a quelle della tracina fino alla rickettsiosi». Se si è al mare il consiglio è rivolgersi subito alla guardia medica turistica, meglio evitare i metodi fai da te anche se «nel caso di una puntura da tracina si può immergere la parte colpita nell'acqua calda», hanno aggiunto i medici. Per altri insetti il consiglio è disinfettare la parte o fare impacchi con ghiaccio.

(v. p.)
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