Delitto del lago, si torna in Aula. Giovedì inizia la seconda partita giudiziaria per la morte di Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer che l'11 settembre 2018 era stato ucciso da un gruppo di coetanei sulle rive del lago Omodeo. In Corte d'Assise d'Appello a Cagliari si apre il processo per i due minorenni coinvolti nel delitto (entrambi sono diventati maggiorenni dopo l'omicidio).

La ragazzina e l'altro giovane ai primi di luglio sono stati condannati a 16 anni per omicidio premeditato e soppressione di cadavere dal Tribunale dei minori di Cagliari. Da circa un anno, da quando sono finiti in manette insieme ai ventenni Christian Fodde, Ricardo Carta e Matteo Satta (condannati rispettivamente all'ergastolo, a trenta e a sedici anni), si trovano in istituti penitenziari minorili e adesso attendono possibili sviluppi: la difesa cercherà di ottenere una rivisitazione della sentenza di primo grado e una riduzione della pena.

I ricorsi sono stati depositati a ottobre dai difensori, gli avvocati Giancarlo Frongia e Gianfranco Siuni che puntano su diverse argomentazioni legate alla procedura ma anche al delitto. Ci sarebbero stati ruoli diversi tra i ragazzi che sono andati fino all'Omodeo. Anche i tre ragazzi maggiorenni (difesi dagli avvocati Aurelio Schintu, Angeli Merlini e Antonello Spada) hanno presentato ricorso in Appello.

Valeria Pinna
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