Non chiuderanno nemmeno in Sardegna gli uffici della Polizia postale e delle comunicazioni. Non solo, la struttura di Oristano verrà addirittura potenziata.

Lo ha annunciato il segretario provinciale del Sap di Oristano, Andrea Listo, esprimendo grande soddisfazione dopo più di un lustro di vere e proprie battaglie portate avanti solo dal sindacato di polizia del Sap.

"Possiamo finalmente dire che la Polizia postale e delle comunicazioni è salva - dice Andrea Listo - il nostro intervento, a livello nazionale e con l'apporto delle segreterie provinciali, è avvenuto con ogni mezzo e a tutti i livelli per contrastare i tagli di personale e scongiurare le definitive chiusure di 54 Sezioni provinciali (addirittura 75 nel primo progetto). Abbiamo fatto pubbliche denunce e campagne di sensibilizzazione, fino a coinvolgere soggetti politici e organi di Governo".

Per il Sap è stata decisiva la determinazione dell'allora sottosegretario agli Interni Molteni per il radicale cambio di prospettiva del Dipartimento della pubblica sicurezza sull'importanza della Polizia Postale nel contrasto ai reati informatici da cui nasce il potenziamento del settore elaborato.

"Si è passati in meno di un anno dalla realtà di sezioni "virtuali", cioè azzerate o con appena due o tre operatori, al progetto di 73 Sezioni per la sicurezza cibernetica ognuna con 14 unità - aggiunge Andrea Listo - questa prospettiva è indice di una improvvisa sensibilità alla questione, di una vera inversione di tendenza. La Polizia postale e delle comunicazioni contrasta prevalentemente i crimini informatici. Tagliare e chiudere questi uffici avrebbe significato lasciare spazio ai criminali che in questo settore sono in continua crescita. Anche ad Oristano gli uffici della Polizia postale non solo non chiuderanno ma è previsto un ampliamento degli organici e degli strumenti in dotazione per contrastare i famosi reati del cybecrime che coinvolgono migliaia di utenti ogni giorno". La sezione di Oristano nel 2019 è passata da 3 a 5 unità, compresa la figura di una responsabile, la soprintendente Manuela Destro, dopo un periodo di assenza del dirigente durato diversi anni.
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