Sono arrivati da tutta la Sardegna i sindacalisti della polizia penitenziaria per protestare contro i vertici della sanità oristanese a cui si chiede ormai da anni di creare apposite camere di sicurezza nell'ospedale San Martino, per il piantonamento dei detenuti.

Una quarantina sono stati i rappresentanti sindacali che hanno deciso di aderire alla manifestazione, andata in scena sotto il palazzo della direzione della Assl di Oristano, in via Carducci.

I sindacalisti hanno denunciato la grave situazione che vivono i degenti e gli stessi operatori, costretti a scortare e piantonare i detenuti, molti dei quali i Regione di alta sicurezza, nei reparti del San Martino.

I sindacati hanno ricordato che esiste un finanziamento già dal 2016 per la ristrutturazione del presidio ospedaliero e nel quale era previsto anche la realizzazione delle camere di sicurezza. Una delegazione di sindacalisti, accompagnati dai consiglieri regionali Annalisa Mele e Emanuele C'era, ha poi incontrato il direttore della Assl di Oristano, Mariano Meloni.

Il manager della Assl ha spiegato, durante l'incontro con le organizzazioni sindacali, di aver individuato, nel reparto di Ortopedia del San Martino, i locali idonei dove realizzare le camere di sicurezza. Locali attualmente occupati dai pazienti talassemici. "Stiamo lavorando per individuare una rapida soluzione - ha detto Mariano Meloni - per risolvere entrambi i problemi".
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