Il caso della bambina contesa, esploso un anno fa in un paesino della Marmilla, adesso approda al Tribunale di Oristano.

Venerdì prossimo si aprirà il processo che vede nella doppia veste di imputato e persona offesa sia la mamma, originaria della Marmilla, sia il papà di Viterbo.

La donna, difesa dall'avvocato Cristina Puddu, deve rispondere di sottrazione di minori e di aver ostacolato gli incontri tra il padre e la bambina; l'uomo, difeso dall'avvocato Marco Valeria Mazzatosta, invece è accusato di lesioni.

La storia risale all'estate 2018. Il Tribunale di Viterbo con un'ordinanza dispone che la bambina torni a vivere nella cittadina laziale, dove risiedeva fino a qualche tempo prima con i genitori.

La mamma però si rifiuta di seguire le indicazioni del giudice e il Tribunale incarica i carabinieri di prelevare la piccola e consegnarla al papà.

A quel punto la tensione sale alle stelle: la donna si barrica in casa, non intende in alcun modo separarsi dalla sua figlioletta. Alla fine dopo una lunga mediazione, la bimba prende l'aereo per Roma insieme al papà.

Adesso la partita arriva al Tribunale di Oristano: venerdì 29 novembre si apre il processo per citazione diretta.

Valeria Pinna
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