Dipendenti in permesso a loro insaputa, in teoria apprendisti ma in realtà factotum, e costretti a fare straordinari non retribuiti.

Uno dei più noti resort della costa oristanese ha ricevuto un verbale da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Cagliari e Oristano che prevede sanzioni per oltre 61mila euro e recuperi contributivi da versare all’Inps per oltre 400mila euro.

Nella struttura è stato accertato un uso "gravemente distorto" del contratto di apprendistato su ben 85 lavoratori, sui quali l'azienda risparmiava in temini di sgravi e agevolazioni e ai quali in cambio non forniva alcun tipo di formazione professionale, come invece era obbligata a fare.

Ma il comportamento dell'azienda non si è limitato solo a questo: su 40 lavoratori è stato accertato che il resort inseriva in busta paga permessi non retribuiti di cui in realtà i dipendenti non beneficiavano, solo per abbassare gli stipendi.

Per 67 lavoratori è stato accertato lo svolgimento di un orario di lavoro molto superiore a quello dichiarato dall’azienda e contrattualmente dovuto; agli pseudo apprendisti era imposto un orario di lavoro superiore alle 10 ore giornaliere, senza che fosse regolarmente retribuito.

Ancora, per 29 lavoratori è stato accertato lo svolgimento di mansioni corrispondenti a una qualifica diversa e superiore da quella per la quale erano stati assunti e venivano retribuiti.

Per non parlare di contratti di collaborazione coordinata e continuativa che in realtà mascheravano veri e propri rapporti di lavoro subordinato, al solo scopo di abbassare le tutele e la retribuzione dei lavoratori.

La collaborazione tra Ispettorato del Lavoro e Inps ha consentito ai lavoratori di recuperare agevolmente i contributi persi.

(Unioneonline/D)
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