Solidarietà del Consiglio comunale di Oristano a Paolo Palumbo, ma dal governo non arrivano ancora le risposte.

E il padre Marco ha chiesto formalmente un appuntamento al ministro della Salute Giulia Grillo: "Non voglio parlare con nessun altro – scrive Marco Palumbo - non esiste mail o telefonata che possa rendere la realtà dei fatti".

Si insiste sulla necessità di accelerare per la terapia Brainstorm, al momento alla fase tre della sperimentazione e effettuata solo negli Stati Uniti, in Canada e Israele. "Non so se lei abbia figli – chiede il papà di Paolo alla ministra - ma faccia come se Paolo fosse suo figlio: impiegherebbe tutto questo tempo per cercare una soluzione?".

Il ministero da giorni sta seguendo il problema, come ha assicurato anche il premier Conte nella lettera inviata a Paolo. Da giorni sono stati chiesti approfondimenti all’Agenzia italiana del farmaco, ci sarebbero stati anche contatti con i centri in cui viene praticata questa cura a base di cellule staminali. Ma non ci sono stati ulteriori sviluppi e Paolo, ma come lui tanti altri malati di Sla, non ha tempo.

Terapie simili hanno costi elevati ma la famiglia non chiede aiuti economici allo Stato. "Ci arrangeremo in qualche altro modo, gli italiani sono molto più solidali di certi politici. Si tratta della vita di un ventenne che ha un futuro davanti e io da genitore devo fare qualsiasi cosa per proteggerlo".

Infine l’appello, scritto col cuore: "Il tempo è finito, ascolti il mio grido di dolore: nelle ultime due settimane, in attesa di un riscontro del Ministero alle richieste di Paolo, sono morte 12 persone di Sla e io non ho nessuna intenzione di piangere mio figlio".
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