Un rancore covato per cinquant’anni. Una relazione extraconiugale della moglie con un parente stretto. Un tradimento mai perdonato.

Sarebbe questo il motivo che ha spinto Giovanni Perria, 78 anni, ad uccidere la moglie Brigitte Pazdernik, scomparsa dalla sua casa di Narbolia e ritrovata annegata tre giorni dopo.

Ma la tesi del gip del Tribunale di Oristano non convince però Gabriella Aru, avvocato difensore di Perria (che da tre giorni è rinchiuso nel carcere di Massama).

L'avvocato Gabriella Aru (L'Unione Sarda - Valeria Pinna)
L'avvocato Gabriella Aru (L'Unione Sarda - Valeria Pinna)
L'avvocato Gabriella Aru (L'Unione Sarda - Valeria Pinna)

Il legale sostiene infatti che il pensionato non sia assolutamente socialmente pericoloso e che la misura cautelare sia troppo "forte e inadeguata".

Tanto che chiederà la revoca e in subordine un’attenuazione.

"Ci sono troppi punti oscuri" sostiene Aru.

Determinante ai fini dell'arresto del 78enne sarebbe stata la testimonianza di una vicina di casa che la sera della scomparsa della donna ha visto la macchina di Perria uscire e rientrare a casa.

Valeria Pinna

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