La sorella Antonia, 76 anni, non vuole parlare. Di suo fratello, quel Graziano Mesina che ora tutti cercano, non lo vede da ieri: "È venuto ieri mattina a casa, poi non l'ho più visto né sentito. Non ho idea di dove possa essere. Sono malata e stanca di essere interpellata per motivi di cronaca che lo riguardano, ho diritto di essere lasciata in pace.

A Orgosolo - ma non solo - si è scatenata una caccia all'uomo dopo che ieri sera, quando la Corte di Cassazione ha emesso la sentenza in cui ha confermato la condanna a 30 anni per l'ex primula rossa del banditismo sardo, i carabinieri si sono presentati per riportarlo in carcere. Non lo hanno trovato, ma già dal pomeriggio non si era presentato in caserma per la firma quotidiana.

Ora è ufficialmente latitante.

Impegnata nei rastrellamenti casa per casa anche la polizia di Stato con gli agenti del Commissariato del paese e il personale della Squadra mobile e delle volanti di Nuoro.

Indiscrezioni non confermate parlano dell'avvio di una trattativa da parte di Mesina per la sua resa.

(Unioneonline/s.s.)
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