Secco e ineluttabile il verdetto del gruppo politico Uniamoci per Macomer, nella riunione che si è svolta stamattina. Rivolti all'intero consiglio comunale, a gran voce chiedono: "Dimettetevi subito, entro il termine che consenta alla comunità di esprimersi col voto entro l'anno, tale da scongiurare un lungo periodo di commissariamento del Comune".

Lo chiedono in contestazione con la maggioranza, sia per l'inchiesta giudiziaria Ippocrate, che ha portato ai domiciliari il sindaco Antonio Succu, sia per l'apertura del Cpr.

Maria Luisa Muzzu, Riccardo Uda, Aldo Demontis, Arturo Uleri e Daniele Nieddu, ribadiscono: "Un consiglio comunale delegittimato dall'inchiesta Ippocrate, che contesta al sindaco e al capogruppo di maggioranza, azioni poste in essere al fine di ottenere dei voti in cambio di altre utilità che, verosimilmente, hanno inquinato anche l'esito delle ultime elezioni comunali".

Gli ormai ex consiglieri denunciano la mancanza di risposte alle domande di Uniamoci per Macomer, ma anche a quelle dell'intera comunità. Poi aggiungono: "Anche la volontà di silenziare le voci di dissenso rispetto ad una situazione paradossale, quale quella che Macomer sta subendo, la palese noncuranza del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, le delibere fantasma sul sito web del Comune, la violenza verbale e le arroganti esternazioni ingiuriose, sono l'evidente sintomo di una amministrazione ormai allo sbando, tenuta in piedi unicamente dall'indennità di funzione e dalla rivalsa, ma nei confronti di chi?".
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