Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro ha archiviato il procedimento penale a carico di 25 pastori sardi indagati per la protesta del latte a Lula dello scorso 13 febbraio.

Il gip ha accolto la richiesta del pm Ilaria Bradamante, secondo cui "non sussiste violenza privata poiché il conducente del camion faceva salire i manifestanti ad ispezionare il veicolo di propria volontà; non vi è stato sversamento dei prodotti trasportati, poiché i manifestanti hanno rovesciato bidoni del latte da loro stessi portati sul luogo, e pertanto non vi è stato danneggiamento del carico del furgone e del relativo carico".

In questo caso, questa l'argomentazione della procura, "lo sversamento del latte non può integrare il reato di imbrattamento" e "non è emersa alcuna specifica condotta penalmente rilevante ascrivibile agli indagati".

Soddisfatti gli avvocati Giulia Lai, Marcella Cabras, Adriano Sollai e Michele Zuddas, che hanno ribadito a più riprese che quella particolare manifestazione "si svolse pacificamente" e "ogni condotta rientrava nel diritto di ogni individuo di manifestare pacificamente il proprio dissenso".

"In uno stato di diritto - ha commentato l'associazione Libertade - ogni individuo è dotato di libertà fondamentali, tra le quali vi è quella di poter manifestare pacificamente e riunirsi liberamente nei luoghi pubblici".

"Ricordiamo - prosegue - che per gli stessi fatti un comune cittadino, partecipante alla protesta, era stato raggiunto da un provvedimento di ritiro delle armi avverso il quale pende ancora un ricorso gerarchico presso il ministero dell'interno e che trentotto persone risultavano indagate per diversi reati tra cui violenza privata, imbrattamento, danneggiamento, manifestazione non autorizzata e soprattutto per il reato di blocco stradale".

A BONORVA - Intanto sono finiti sotto indagine otto pastori, tutti fra i 20 e i 30 anni, che dovranno comparire in tribunale, a Sassari, per avere prima bloccato, a Bonorva, un'autocisterna carica di latte e poi costretto l'autista a sversare per terra tutto il contenuto.

Sono convocati davanti al giudice monocratico il 24 gennaio 2020

(Unioneonline/D)
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