Un nuovo nome spunta tra gli indagati in merito alle proteste per il prezzo del latte che si sono svolte nei mesi scorsi in Sardegna.

Si tratta di un uomo, incensurato, "raggiunto dal provvedimento prefettizio di divieto di detenzione delle armi ex art. 39 T.U.L.P.S. per il solo fatto di essersi recato personalmente alla manifestazione al fine di esprimere la propria vicinanza ai pastori della sua comunità". A spiegarlo sono i suoi avvocati, Giulia Lai e Adriano Sollai, dell'associazione Libertade.

Il caso specifico riguarda le manifestazioni del 13 febbraio a Lula alle quali hanno partecipato centinaia di persone tra pastori e cittadini.

I legali hanno già presentato "un ricorso gerarchico al ministro dell'Interno avverso il provvedimento prefettizio", e aggiungono che "in ordine alle modalità in cui si è svolta la manifestazione e alla condotta dei manifestanti, ha avuto già modo di esprimersi il Tribunale di Cagliari, il quale con riferimento ad altro partecipante ha affermato che 'dalla visione dei filmati tratti dai servizi giornalistici sulla manifestazione di Lula da parte di un'emittente locale, ha confermato che la manifestazione ha avuto un andamento assolutamente pacifico, ad essa avevano partecipato centinaia di persone, comprese famiglie e studenti di ogni età, che avevano voluto esprimere il loro appoggio alla protesta degli allevatori'".

(Unioneonline/s.s.)
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