Uno striscione simbolico con le sagome degli 86 bambini della scuola dell'infanzia abbracciati. È questa la singolare protesta messa in scena questa mattina a San Gavino Monreale, all'ingresso della direzione dell'istituto comprensivo 'Eleonora d'Arborea' in via Foscolo, da una rappresentanza dei genitori della scuola dell'infanzia di Sardara a cui fino ad oggi pare essere negato il diritto alla mensa e al tempo pieno fino alle 16. Protesta vibrante, con il rispetto delle norme del distanziamento, che poi si è spostata all'ingresso del Comune di Sardara.

I disagi saranno fortissimi per gli 86 bambini della scuola dell'infanzia e molti genitori (57 in tutto) hanno firmato una lettera spedita alla dirigente scolastica Susanna Onnis e al sindaco di Sardara Roberto Montisci in cui chiedono la revisione di questa decisione che va a danneggiare i bambini e le loro famiglie. Una missiva alla quale non è stata data ancora nessuna risposta scritta.

'Questa scelta - rimarcano i genitori presenti alla protesta - è stata fatta perché ad oggi non ci sarebbero abbastanza docenti per garantire il servizio fino alle 16. Inoltre l'aula mensa è stata divisa in due aule più piccole per creare gli ambienti per ospitare le classi in più. La proposta fatta dalla scuola è stata quella di poter utilizzare la sala mensa della primaria, in un caseggiato vicino a quello dell'infanzia. La soluzione per noi genitori non è ragionevole, perché significa lo spostamento quotidiano all'aperto per un percorso all'aperto di circa 250 metri di 86 bambini durante mesi freddi e piovosi, con un notevole disagio".

Gian Luigi Pittau

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