"I due volontari della protezione civile agli arresti domiciliari non erano in servizio e la nostra associazione non può essere assolutamente ricollegata all'accaduto".

Lo ha precisato la presidente della protezione civile di Villamar, Rita Podda, in merito agli arresti dei due membri dell'associazione villamarese, il primo anche barracello, da parte del nucleo investigativo del Corpo Forestale di Cagliari perché accusati di aver appiccato un incendio il 21 giugno nelle campagne del paese.

Podda ha aggiunto: "Non esprimiamo alcun giudizio sui fatti accaduti, che verranno verificati nelle opportune sedi e lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro. Ma i soci arrestati non erano impegnati in incarichi dell'associazione, né indossavano divise di rappresentanza o utilizzavano mezzi o strumenti di proprietà dell'associazione. Pertanto riteniamo di non dover essere collegati in alcun modo all'accaduto, l'associazione non può rispondere della gestione della vita privata di ogni volontario. Crediamo di essere stati impropriamente e ingiustamente menzionati e accostati agli incresciosi avvenimenti, intaccando la reputazione dell'intera associazione".
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