Aveva appena abbattuto un cervo sardo e stava tornandosene tranquillamente a casa. Ma ha incrociato due pattuglie del corpo forestale che, nonostante il suo tentativo di fuga, sono riuscite a fermarlo e a metterlo di fronte alle sue responsabilità.

Il bracconiere - un 44enne di Sardara - è stato bloccato dai ranger di Guspini nella zona di Porto Palma, ma proveniva dall'area di Torre dei Corsari. Qui si era dato alla caccia al cervo, in barba ai divieti.

Nel corso della perquisizione all'interno della vettura e poi nella sua abitazione sono stati sequestrati tre fucili, una pistola calibro 7,65, torce e munizioni varie.

Al momento del fermo a bordo dell'auto non c'era nessuna carcassa, ma evidenti tracce di sangue e di peli. E' bastata dunque una semplice ricognizione nei paraggi per rinvenire il corpo dell'animale, un esemplare di circa 70 chili, di cui l'uomo si era disfatto in fretta e furia illudendosi di farla franca.

A quel punto per il bracconiere è scattata inevitabile la denuncia per caccia abusiva di specie protetta.

Ma potrebbe non finire qui. L'uomo, infatti, sanzionato anche per violazione delle restrizioni anti-contagio, è risultato avere il porto d'armi sospeso e, tra l'altro, non sarebbe nuovo a commettere reati.

Dunque la detenzione illecita di fucili e pistole - che tra l'altro avrebbe modificato e cercato di nascondere - potrebbe ulteriormente aggravare la sua posizione.

(Unioneonline/l.f.)
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