"Ci siamo dimessi dall'incarico di consigliere comunale perchè non ci sentiamo più liberi di svolgere il nostro mandato in Consiglio comunale. Una decisione per noi molto sofferta". È la clamorosa decisione dell'intero gruppo d'opposizione nel Consiglio di Tuili dopo i ripetuti atti intimidatori e minacce di morte indirizzate a Serafino Madau, proprio uno dei consiglieri di minoranza.

Madau, ma anche il capogruppo Michele Accalai, Sandra Sanna e Davide Pisano hanno già inviato la loro lettera di dimissioni agli uffici del Comune di Tuili. E hanno annunciato: "Per una scelta condivisa dal nostro gruppo Uniti per Tuili anche gli altri candidati non eletti non si renderanno disponibili alle surroghe nel Consiglio comunale".

Dunque, salvo ripensamenti, nell'ultimo anno e pochi mesi di legislatura il gruppo di maggioranza, guidato dal sindaco Celestino Pitzalis, lavorerà da solo nell'assemblea civica del paese della Giara.

LE INTIMIDAZIONI - A inizio novembre era comparsa una scritta con minacce di morte per Serafino Madau davanti al cimitero.

Dieci giorni fa una seconda scritta minatoria, sempre con minacce di morte, sul muro dell'ex galoppatoio, che annunciava anche pallettoni sparati contro la casa di Madau.

Il consigliere comunale di minoranza, fuori Tuili con la moglie per le vacanze natalizie, si è reso conto dei fori sulla finestra della camera da letto provocato dallo sparo di un fucile caricato a pallettoni solo dopo la scritta.

IL COMUNICATO - Il gruppo "Uniti per Tuili" ha affidato le sue ragioni anche a un comunicato appena diffuso.

Un lungo sfogo, dove i quattro consiglieri d'opposizione hanno precisato: "Le discussioni in Consiglio comunale, anche se talvolta dai toni accesi, non erano mai attacchi personali ma rappresentavano visioni e scelte politiche differenti rispetto alle questioni di volta in volta affrontate". E ancora: "La prima intimidazione ti fa riflettere la seconda e la terza ti fanno decidere. Ti fa decidere di mollare, di arrenderti, di non proseguire in questa esperienza, che se pur importante, sta diventando pericolosa, per te e per i tuoi familiari".

Hanno aggiunto: "Esprimiamo il nostro profondo dispiacere per la mancata convocazione, da parte del Sindaco, di un consiglio comunale urgente e straordinario aperto alla popolazione per discutere dell'accaduto. Ci saremmo aspettati una ferma condanna da parte di tutto il consiglio Comunale, che scaturisse in un atto deliberativo votato all'unanimità e di seguito inviato al Ministero dell'Interno, al Prefetto di Cagliari nonché alle forze dell'ordine presenti nel territorio".

Il SINDACO - Il primo cittadino Celestino Pitzalis: "Non ho convocato un Consiglio comunale straordinario, perchè non avrebbe aggiunto nulla di nuovo. Avevamo già ma manifestato la nostra solidarietà al consigliere Madau e a tutto il gruppo di minoranza".

E sulle dimissioni in massa il sindaco Pitzalis ha detto: "Secondo me hanno sbagliato. Avremmo dovuto andare avanti insieme, anche per superare questo momento difficile".
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