Duro intervento della sigla sindacale Usae (personale sanitario e infermieristico) sulle condizioni degli operatori dell'ospedale Paolo Dettori di Tempio.

La segretaria della sigla, Mariangela Campus, si rivolge ai manager della Assl di Olbia e agli ispettori del lavoro (Spresal) segnalando una situazione che riguarda, in particolare, il reparto di Medicina. Si legge nella nota inviata anche alla direzione dell'ospedale: "Segnaliamo l'anomala direttiva che prevede l'invio dei ricoveri dall'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia all'U.O. di Medicina Interna dell'ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. Nelle scorse settimane nel reparto si è verificato un gravissimo focolaio di Covid-19 che ha coinvolto circa 30 pazienti, 8 infermieri, 4 operatori sanitari e 3 medici e che ha determinato in un primo momento la chiusura del servizio, il trasferimento dei pazienti e la sanificazione. In seguito il reparto è stato riaperto riducendone, al contempo, la capienza massima a otto posti letto come conseguenza della grave carenza di personale ridotto a causa dei contagi avvenuti. La Direzione sanitaria ha autorizzato l'invio di pazienti da Olbia, senza tenere conto che questa decisione va ad aggravare ulteriormente le attuali condizioni precarie e che compromette l'adeguata assistenza e sicurezza dei pazienti nonché la sicurezza e la salute del personale ospedaliero. Si evidenzia, che per sopperire alla carenza di personale in medicina è stato inviato il personale della chirurgia il quale si è infettato; oggi è stata fatta la proposta di inviare il personale dal pronto soccorso".

La sigla sindacale Usae chiede garanzie sull'adeguata assistenza dei pazienti e la sicurezza e salute del personale sanitario.
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