Sarebbero arrivati a Porto Rotondo direttamente da Ibiza, ed è lì che potrebbero aver contratto il coronavirus.

È l'ipotesi su cui si stanno muovendo le autorità sanitarie della Sardegna, alle prese da ieri con l'avvio delle procedure di tracciamento dei contatti relativi a tutte le persone che lo scorso 8 agosto hanno partecipato a una festa privata con un noto dj e musica techno in un famoso club di Porto Rotondo, esclusiva meta turistica nel comune di Olbia ad un passo dalla Costa Smeralda. Gli ultimi dati della Asl Roma 1 parlano di un totale finora di sei ragazzi contagiati, tutti residente in quartieri di Roma nord.

L'Unità di crisi della Regione Sardegna ha già avviato tutte le procedure previste in questo caso, ma prima di estendere lo screening a livello nazionale si stanno verificando i movimenti dei ragazzi i cui tamponi hanno avuto esito positivo. Per ora è solo una delle possibili direzioni verso cui indagare, ma sembra che tutti i giovani provenissero dal'isola spagnola e che abbiano trascorso in Sardegna il tempo necessario per l'incubazione del virus, sino alla sua manifestazione una volta rientrati nella capitale.

E' il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, a confermare indirettamente la pista che escluderebbe Porto Rotondo come luogo del primo contagio di gruppo. "Si stanno ovviamente facendo tutti i controlli del caso e si stanno tracciando i profili di tutte le persone con cui i positivi hanno avuto rapporti, come da protocollo", premette prima di affermare che "un po' più di attenzione sicuramente avrebbe fatto bene. Una volta venuti meno i divieti - spiega il primo cittadino - molti ragazzi si sono mossi da una parte all'altra d'Italia e d'Europa. Potrebbe essere il caso di Porto Rotondo: questi giovani sono diventati positivi in Sardegna, ma non necessariamente hanno contratto il virus qui".

(Unioneonline/F)
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