Ergastolo per Jalal Hassissou e Soufyane El Kherad: si è conclusa con questa richiesta la requisitoria del procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, nel processo per il femminicidio di Zeneb Badir, 34 anni, uccisa il 23 luglio del 2018 in uno stazzo nelle campagne di Arzachena.

La donna, di cittadinanza marocchina, madre di tre bambini, stando alla ricostruzione del pm è stata massacrata con pugni e calci alla fine di un litigio e lasciata morire dentro la casa dove si trovava con i due connazionali. Infatti Jalal Hassissou e Soufyane El Kherad sono accusati anche di non averla soccorsa e portata in ospedale dove la vittima avrebbe avuto qualche possibilità di salvarsi.

La requisitoria del procuratore Gregorio Capasso è stata particolarmente dura, il capo dei pm di Tempio, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Sassari, ha parlato anche del movente che potrebbe essere legato a una questione di denaro o di gelosia. Ha concluso anche la parte civile, ossia l'avvocato Damaso Ragnedda che assiste i figli della vittima per conto del Comune di Arzachena.

Il legale ha chiesto una provvisionale di oltre centomila euro destinata ai tre bambini. Il 2 luglio prossimo parleranno gli avvocati Cristina Cherchi e Agostinangelo Marras, difensori di Jalal Hassissou e Soufyane El Kherad.
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