Sono stati trasferiti al Mater Olbia due dei tre pazienti positivi al coronavirus ancora ricoverati nell'area di isolamento che è stata ricavata al Giovanni Paolo II.

Da oggi è quindi pienamente operativo il Covid hospital gallurese che dovrebbe consentire di tenere la struttura pubblica più riparata dal contagio. Al pronto soccorso del Giovanni Paolo II si svolge comunque il triage in ambienti separati come da protocollo.

Al Mater Olbia sono stati già messi a disposizione quattro posti letto di Terapia Intensiva, accreditati e già operativi, per i ricoveri di maggiore complessità richiedenti assistenza respiratoria intensiva.

Operativo anche un reparto di degenza non intensivo COVID (16 posti letto), mentre a breve sarà attivato un nuovo reparto di Malattie Infettive (15 posti letto), in ambiente a pressione negativa.

Grazie alla sinergia con la Fondazione Gemelli IRCCS, l'ospedale si avvale della collaborazione del professor Stefano Vella, esperto di sanità pubblica e infettivologo di fama internazionale, già direttore del Centro nazionale per la Salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità e già Presidente dell'Agenzia italiana del farmaco.

Sul Mater, ma più in generale sulla situazione ospedaliera gallurese, ieri aveva presentato un'interrogazione il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Roberto Li Gioi. "Chiediamo al governatore e all'assessore alla Sanità - si legge nel documento - quali siano le valutazioni alla base della individuazione del Mater Olbia Hospital come struttura Covid-19 immediatamente operativa nonostante necessiti di un dichiarato potenziamento di personale e una rivisitazione della struttura al fine di provvedere al suo interno all'analisi dei tamponi".
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