"Darò mandato al mio avvocato, Angelo Merlini, per tutelare la mia immagine nelle sedi opportune e così faranno tutte le altre 14 persone presenti al brindisi. Questa non è informazione ma una maldestra trovata sensazionalistica per spargere fango con elementi di fantasia gravemente lesivi del diritto dei lettori ad una corretta cronaca rispettosa dei fatti e della verità".

Lo dice Giovanni Satta, consigliere regionale riconfermato nella massima assemblea sarda con oltre 3mila preferenze nella lista del Psd'Az dopo le elezioni del 24 febbraio scorso.

Si riferisce a una notizia, apparsa sul sito de La Stampa, in cui, nel corso di una festa organizzata a Olbia per l'esito positivo del voto, sarebbe comparsa una pistola mentre venivano stappate alcune bottiglie di spumante.

"Champagne e pistola in pugno, Olbia come Gomorra per l’elezione del consigliere sardo Satta", si leggeva nel titolo che, poco dopo, è stato modificato riportando le dichiarazioni del consigliere che ha spiegato l’increscioso malinteso: l’oggetto scambiato per una pistola era un banalissimo telefonino.

"È palese - ha aggiunto - come un innocuo video sia stato mal interpretato, non so se in buona o in malafede, accostando il binomio champagne e armi in stile Gomorra alla mia persona, al mio partito e alla città di Olbia. Questo comportamento è inaccettabile e la rettifica della notizia non è sufficiente ad interrompere l’azione legale".

L.P.
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