La Regione ci prova. L'obiettivo è quello di far tornare l'Isola in zona gialla e per questo, con colloqui col ministro Roberto Speranza, si spera in una nuova ordinanza basata sui dati attuali e non quelli della settimana compresa tra l'11 e il 17 gennaio.

Per ora questo risultato non è stato ottenuto e, salvo cambiamenti, la Sardegna resterà arancione almeno fino al 7 febbraio.

L'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, spiega di essere venuto a conoscenza della variazione di zona solo venerdì, ossia in seguito alla pubblicazione del report, e il giorno dopo, alla cerimonia di inaugurazione delle nuove terapie intensive a Sassari, il presidente Christian Solinas aveva annunciato un ricorso.

A fare le spese di un cambio tanto repentino sono, tra gli altri, i ristoratori: costretti a chiudere e senza preavviso, e anche i proprietari e gestori dei bar. Qualcuno ha messo in atto una protesta pacifica, tenendo invece le serrande alzate.

Il bollettino di ieri per la Sardegna ha fatto registrare 175 nuovi casi e tre vittime, con un indice di positività al 6,5%.

(Unioneonline)

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