Stop alle spese militari e più risorse alla sanità pubblica: è una delle richieste avanzate dai manifestanti di Assemblea Lotto3Antimilitarista, oggi protagonisti di un sit-in a Cagliari sotto il palazzo del Consiglio regionale.

Secondo i pacifisti, la pandemia ha mostrato tutte le fratture del sistema sanitario della Sardegna.

"Noi siamo disposti ad accettare di limitare le nostre libertà - protestano - ma vediamo che nonostante sforzi e attenzioni il nostro diritto alla salute è trattato come merce sul mercato e non come una questione pubblica".

Nel 2020, ricordano, "sono stati investiti in Italia 25 miliardi in più per le spese militari e 37 in meno sulla sanità pubblica: un aereo F35 costa quanto 1100 posti in terapia intensiva".

Gli antimilitaristi chiedono, tra le altre cose, "lo stop ai finanziamenti alla sanità privata, tamponi e mascherine gratis per tutti, la riapertura di tutti i reparti degli ospedali pubblici, la riapertura del Centro Donna per la prevenzione dei tumori femminili".

E poi: "La riapertura di tutti i consultori e l'accesso all'aborto garantito: soprattutto ora che i tempi per le prestazioni non Covid sono dilatati, il rischio che questo diritto non sia uguale per tutte resta ancora più alto".

(Unioneonline/F)
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