"Abbiamo iniziato il mese di novembre con 399 positivi su 2.959 tamponi (13,5%), lo chiudiamo con 329 positivi su 2.530 tamponi (14%). Non vedo grandi miglioramenti".

Lo ha scritto sul proprio profilo Facebook Goffredo Angioni, resonsabile di Malattie infettive all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari, postando il grafico relativo alla percentuale di tamponi positivi sul totale di quelli effettuati nell'Isola.

Un numero di positivi costante, una crescita esponenziale che si è fermata, ma una vera e propria discesa che ancora non si intravede, come avevamo scritto anche ieri analizzando i dati settimanali.

"Continuiamo a rispettare le regole", è l'appello dell'infettivologo, che rispondendo alle domande dei suoi followers, lascia intendere che a suo avviso i casi in Sardegna sono molti di più di quelli diagnosticati.

"Mi sembra evidente che il blocco sia legato al numero di tamponi effettuati", osserva. "Con una migliore attività sul territorio troveremmo più positivi, ma trovare più positivi vorrebbe dire tracciare migliaia e migliaia di persone e non è umanamente sostenibile".

Unica soluzione dunque è "seguire le regole su distanziamento, mascherina e igiene delle mani".

(Unioneonline/L)
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