Stefano Vella, uno dei componenti del Comitato tecnico scientifico della Regione Sardegna, è stato sentito ieri sera per un'ora dagli investigatori della Polizia che indagano sulla riapertura delle discoteche in Sardegna (IL CASO).

Ha detto quanto ribadito oggi a La Repubblica e L'Unione Sarda: il Cts è sempre stato contrario all'apertura delle discoteche, e la sua mail inviata l'11 agosto non è da intendersi come parere positivo all'apertura, ma di indicazioni "a titolo personale" per "ridurre il danno di una scelta politica che era già stata presa".

Tuttavia dagli ambienti giudiziari cagliaritani si apprende che la mail di Vella viene comunque ritenuta un parere favorevole del Cts, visto che gli era stata sottoposta la bozza dell'ordinanza poi firmata da Christian Solinas.

Oggi è toccato a Giovanni Sotgiu che è stato sentito dai carabinieri su mandato della Procura di Tempio, che stanno verificando se realmente l'apertura delle discoteche in Costa smeralda abbia inciso nell'impennata di contagi da Covid.

A detta di Vella "non era riuscito neanche a leggere la bozza dell'ordinanza, ma alcune indicazioni inserite per ridurre il danno erano tratte da sue precedenti osservazioni".

(Unioneonline/L)

VELLA A REPORT: "NOI CONTRARI A RIAPERTURA"

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