Pasti in vari ristoranti cagliaritani e della provincia (tra i più gettonati: Da Pomata, Dal Corsaro, da Serafino), rifornimento di carburante, sponsorizzazioni, una macchinetta per il caffè.

Ma anche rimborsi senza causale per decine di migliaia di euro. Dopo il gruppo del Pd è il turno dei Riformatori e a questo punto l'inchiesta sui fondi ai gruppi relativa alla quattordicesima legislatura (2009-2014) è davvero conclusa.

Il pm Andrea Vacca ha notificato l'atto di chiusura delle indagini a cinque esponenti del partito accusati di peculato per aver sostenuto esborsi in ipotesi illeciti in quanto destinati a fini privati e non pubblici per un totale di 126.567,77 euro.

Si tratta di Attilio Dedoni e Pierpaolo Vargiu (presidenti del gruppo tra il 2009 e il 2014), Pietro Fois, Francesco Meloni e Francesco Paolo Simula. Dedoni aveva fatto rimborsare spese per ristorazione (16.970 euro tra lui, Meloni, Mula, Vargiu e Fois), carburante (8.860,81 compresi i pagamenti di Meloni), una macchina del caffè (159) e sponsorizzazioni (500). Aveva anche dato l'ok all'emissione di un assegno da 1.500 euro per Mula.

Vargiu aveva disposto il pagamento in contanti di carburante per 5mila euro, autorizzato sponsorizzazioni per 760 euro, emesso a suo favore tre assegni per 7.440,30 euro. Inoltre aveva disposto un rimborso di 32.093 euro per Fois, di 30.387,87 euro per Meloni e di altri 25.550 per Mula: tutte decisioni prese, secondo la Procura, in assenza di pezze giustificative. Ora le carte sono in mano agli avvocati difensori Pierluigi Concas, Ignazio Marinaro, Patrizio Rovelli, Marco Lisu, Francesco Marongiu.

(an. m.)
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