Scoppia il caos sulle discoteche che rischiano di restare chiuse nella settimana di Ferragosto. E in teoria nell'Isola non si potrebbero più organizzare neanche feste e sagre paesane.

L'ordinanza numero 34 del 15 luglio con cui il governatore Christian Solinas aveva dato il via libera a entrambe le attività, è infatti scaduta e non era stata ancora prorogata.

Anche nell'ultimo provvedimento urgente adottato ieri, il presidente della Regione si è limitato a ribadire solo le regole sull'obbligo di registrazione e autocertificazione per chi arriva in Sardegna.

Per questo, in assenza di ulteriori ordinanze regionali, valgono le regole stabilite dal governo nazionale che, nel Dpcm di venerdì scorso con cui ha prorogato sino al 7 settembre le misure per contenere il contagio, ha confermato la chiusura delle sale da ballo anche all'aperto.

Stesso discorso dovrebbe valere anche per le feste e le sagre paesane, perché il testo ribadisce che "restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera", cioè l'obbligo di "posti a sedere preassegnati e distanziati" e il limite massimo "di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi".

Ogni territorio può però derogare. Arriverà dunque dalla Regione una nuova ordinanza per sistemare la situazione? Fino a ieri nessuna decisione in merito.

(Unioneonline)

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