Ad attenderli, poco dopo le cinque del mattino, hanno trovato un imponente schieramento della Polizia locale cagliaritana affiancato da agenti della Questura e carabinieri. E una promessa, anzi due: la merce scaricata sul suolo pubblico in via Simeto sarebbe stata sequestrata all'istante e sarebbe arrivata anche una multa.

Gli argomenti erano convincenti, e il mercatino cagliaritano della domenica (quello abusivo ma che esiste da decenni in via Simeto e dintorni) non si è fatto, con buona pace di duecento espositori non ammessi in quello regolare di piazzale Trento, chiuso da quando è arrivata la pandemia: ormai si svolge al parcheggio "Cuore" dello stadio Sant'Elia.

Così, il mercatino "diffuso" e abusivo che sorge spontaneamente attorno a piazzale Trento non si è fatto. Una delegazione degli ambulanti irregolari si è così diretta verso il mercatino nel parcheggio "Cuore", che non può ospitarli per ragione di spazio. Però sono stati accolti come fratelli dagli ambulanti assegnatari di uno spazio, che hanno proposto ai "cugini" di far sorgere una specie di "dependendance" a pochi passi dal vecchio stadio Sant'Elia. Lì c'è spazio per tutti. E loro, gli esclusi dal mercatino ufficiale, non sembrano contrari: ne parleranno con il Comune.
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