Al via da lunedì prossimo l'indagine epidemiologica nazionale che riguarderà circa ottomila cittadini della Sardegna e 150mila persone in totale nella Penisola.

A livello regionale, nel dettaglio, saranno coinvolte 7.985 persone, residenti in 89 Comuni (su 377), che verranno contattate dai volontari della Croce rossa.

L'obiettivo è mappare la diffusione del coronavirus a livello territoriale.

Da quanto si apprende, i test (che consistono in prelievi di sangue) saranno poi analizzati in un'ottantina di laboratori sparsi nell'Isola e serviranno per scovare i cosiddetti positivi asintomatici.

Secondo le previsioni, tra circa ottomila residenti contattati almeno 6.300 dovrebbero essere i sardi pronti a dare la propria disponibilità a sottoporsi agli esami.

A Cagliari l'Istat ha individuato una platea di 748 persone, a Sassari 620, a Nuoro 176 e a Oristano 151. I risultati arriveranno nel giro di un mese.

Il progetto, ideato dal ministero della Salute in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico nazionale, l'Istituto superiore di Sanità e l'ospedale Spallanzani di Roma, sarà condotto dai volontari della Croce Rossa Italiana (30 in Sardegna) che hanno seguito una formazione ad hoc per la compilazione del questionario telefonico propedeutico ai test.

"Siamo consci dell'importanza di questa indagine che porterà dei frutti a livello nazionale e regionale: per questo motivo chiediamo a tutta la popolazione di farsi parte attiva nel collaborare allo studio utile per la conoscenza sul virus e per definire le prossime linee d'azione - spiega il presidente regionale della Cri Sergio Piredda - lanciamo anche un appello a tutti i cittadini perché stiano in guardia su eventuali truffe: i nostri operatori raccolgono telefonicamente i dati statistici, non chiederanno soldi o altre donazioni e non si presenteranno nelle case. Per qualsiasi informazione o dubbio è possibile contattare i comitati territoriali o regionale di Croce Rossa".

I TAMPONI - Intanto, la Fondazione Gimbe ha diffuso uno studio sui tamponi effettuati in Italia per accertare le positività al Covid-19.

E, secondo i dati, la Sardegna è quintultima nella classifica nazionale dei tamponi

effettuati. I controlli - spiega la Fondazione - sono stati 52 al giorno ogni 100mila abitanti: numeri lontanissimi da altre realtà come come Valle D'Aosta (168), provincia Trento (156) e Friuli (102), autonomi alla pari della Sardegna.

Isola distanziata anche dalla media nazionale di 61 tamponi. I numeri della Fondazione Gimbe ( ) fanno parte di un monitoraggio indipendente e si riferiscono al periodo compreso tra il 23 aprile e il 20 maggio.

(Unioneonline/l.f.)
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