"Confidiamo nel senso di responsabilità fin qui ampiamente dimostrato dai nostri concittadini. Se si seguiranno tutte le prescrizioni, sopratutto le distanze, la protezione delle vie respiratorie e l'igiene delle mani, potremo continuare a incrementare le aperture delle attività cittadine".

E' il messaggio del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in occasione dell'avvio della Fase 2 nel capoluogo.

Un appello al senso civico dei cagliaritani, che accompagna la firma dell'ordinanza con cui il primo cittadino ha ratificato le direttive nazionali e regionali (LEGGI) per la prima parziale riapertura dopo il lockdown per il coronavirus.

A Cagliari riaprono i parchi e i giardini pubblici, dove sarà possibile passeggiare ma anche fare attività motoria: la mascherina dovrà essere indossata solo "nei casi in cui possano crearsi situazioni di eccessivo avvicinamento ad altre persone (ad esempio ai varchi, ai controlli o in altre situazioni di avvicinamento ad altre persone)".

E riaprono anche i cimiteri per "brevi visite ai propri cari e per le cerimonie funebri".

Restano, invece, chiusi i mercati settimanali scoperti, sia per il settore alimentare che non alimentare, anche se singoli concessionari potranno ricominciare a lavorare in "posteggi isolati". Via libera anche ai servizi di mensa e catering.

In questi giorni proseguirà, inoltre, la sanificazione delle strade "prioritariamente, delle aree prospicienti ospedali, ambulatori, centri commerciali, mercati ed ipermercati, punti vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, banche ed uffici pubblici".

LE MESSE - Sul via libera alle funzioni religiose in chiesa, su cui l'ordinanza regionale ha aperto spiragli, in contrasto col Decreto Conte, interviene invece la Diocesi. "La possibilità di poter celebrare con la presenza dell'assemblea liturgica corrisponde al forte desiderio dei fedeli e dei loro pastori, pertanto nei prossimi giorni, come previsto dal dispositivo regionale, potranno essere avviate, d'intesa con l'Autorità Sanitaria regionale e con la Conferenza Episcopale Sarda, le opportune iniziative per l'indicazione delle apposite linee guida in vista dello svolgimento in sicurezza delle celebrazioni", si legge in una nota inviata ai parroci dal responsabile dell'Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari, mons. Giulio Madeddu

La stessa Diocesi aggiunge: "Solo a partire da quel momento, secondo le indicazioni che saranno fornite, sarà possibile celebrare con la presenza del popolo".

(Unioneonline/l.f.)
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