Impennata di contagi in Sardegna nelle ultime ore. I casi di coronavirus sono attualmente 15.

Gli ultimi due sono quelli di un paziente a Olbia, ricoverato in ospedale, e un altro uomo a Nuoro - asintomatico - per il quale non è stato necessario il ricovero.

Il paziente di Oristano invece è stato trasferito a Sassari.

Tutti i casi sono riconducibili alla penisola.

Di ieri invece i risultati per la donna di Sardara, che era stata contagiata da una parente di una regione del nord Italia; per un uomo che lavora nel settore della sanità a Cagliari (ha avuto contatti con l'imprenditore 42enne che si trova al Santissima Trinità); per una suora - la seconda dopo la religiosa di Quartu, ed entrambe avevano partecipato a un ritiro spirituale nella zona di Brescia; per il pilota del Lodigiano e infine per i due casi di Olbia e Nuoro.

In condizioni serie resta l'imprenditore che era andato a Rimini per una fiera.

Qualche centinaia sono le persone messe in quarantena.

L'ottimismo non è di casa in Sardegna in questi giorni, con la preoccupazione dettata dall'escalation di casi.

Intanto la deputata Mara Lapia (M5S), membro della Commissione Affari Sociali e Sanità, ha chiesto alla giunta regionale di attivare il protocollo di quarantena per chiunque rientri nell'Isola dalle zone rosse del nord Italia.

"Considerato l’allarme ingenerato dall’arrivo di un gran numero persone che, allontanandosi dalle zone rosse oggetto dei divieti imposti dall'ultimo decreto firmato nelle ultime ore dal presidente Conte, si sono rifugiate in diversi centri della Sardegna, chiedo con forza che la Giunta regionale attui forme di controllo personale stringenti per tutti i cittadini che sono entrati in Sardegna da due settimane a questa parte e che oggi risiedono stabilmente nella nostra isola": le parole dell'appello della parlamentare sarda.

Importante, ricorda l'Unità di crisi, è tenere idonei comportamenti individuali "per l'abbattimento della circolazione del virus", si raccomanda "l'auto-isolamento, per almeno 14 giorni, a chiunque abbia il sospetto di essere entrato in stretto contatto con persone risultate positive". In questi casi bisogna telefonare - dalle 8 alle 20 - al numero verde 800311377.

(Unioneonline)

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