"Stiamo monitorando l'evoluzione a livello internazionale attraverso l'Istituto superiore di Sanità e l'Oms. Il livello di rischio in Sardegna in questo momento è minimo. Se mai si dovesse innalzare l'emergenza siamo pronti ad attivare le misure adeguate per tutelare e informare in modo corretto la popolazione, aspetto, quest'ultimo fondamentale per evitare che si generi panico ingiustificato".

Lo ha dichiarato l'assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, sull'infezione virale partita dalla città cinese di Wuhan. Le vittime del virus sono almeno nove.

"Così come già accaduto in passato, per la Sars e l'influenza aviaria (Rpt, aviaria) - ha aggiunto l'esponente della Giunta Solinas - saranno seguite tutte le procedure commisurate all'eventuale evolversi della situazione. Rispetto al passato è positivo che le autorità cinesi abbiano informato tempestivamente la comunità internazionale".

"Nelle ultime ore ho avuto ampie rassicurazioni dall'Ats che può contare su professionisti d'eccellenza come il commissario, dottor Giorgio Steri, il responsabile del centro vaccinazioni della Assl di Cagliari, dottor Gabriele Mereu, e il dottor Fabio Barbarossa, in prima linea - ha concluso Nieddu - durante le emergenze passate come medico sentinella e docente nei corsi Sars".

E proprio Mereu, nelle scorse ore, aveva dato le prime rassicurazioni sulle possibilità di contagio nell'Isola: "Per il virus di Wuhan, il coronavirus che sta colpendo la Cina, in Sardegna non c'è nessun allarme. Sappiamo, da poco, che il virus si può trasmettere anche da uomo a uomo con modalità simili a quelle dell'influenza, ma per il momento non c'è nessun tipo di restrizione per la popolazione sarda né quella cinese che vive nell'Isola",
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