La metanizzazione è strategica per la Regione perché è ritenuta fondamentale per dare impulso allo sviluppo dell'Isola. Inoltre ci sono accordi con il governo e sono già stati effettuati ingenti investimenti, compresi i 240 milioni di euro per i bacini. Tornare indietro significherebbe danneggiare seriamente i cittadini e le imprese sarde, comprese quelle che hanno già realizzato i bacini.

E' quanto emerso questa mattina nel corso di un incontro tra assessore e tecnici dell'Industria, i concessionari dei bacini di distribuzione ed Enura, la joint venture tra Snam e Sgi che realizzerà la dorsale e i collegamenti con i bacini.

La giunta Solinas intende accelerare e già oggi l'assessore all'Industria Anita Pili parlerà col ministro e chiederà un chiarimento sulla volontà politica dell'esecutivo giallorosso e contestualmente entro giovedì invierà all'Arera, l'autorità di regolazione delle tariffe, un documento in cui ribadirà la necessità di avere tariffe uguali a quelle del resto d'Italia e "spalmate" sulla bolletta di tutti gli italiani.

"La Regione punta con decisione sul metano sul quale sono stati firmati accordi di programma col governo che non possono essere messi in discussione dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio", ha detto Pili che domani chiederà chiarimenti nel corso di un incontro informale al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che incontrerà a margine del tavolo sulla Sanac. Anche i concessionari dei bacini di distribuzione premono per un'accelerazione ma chiedono rassicurazioni sul futuro per proseguire gli investimenti e sollecitano la Regione ad attivarsi per assicurare a tutti di poter applicare una tariffa "perequata" senza la quale la remunerazione degli investimenti non sarebbe adeguata.
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