Cobas, colleghi e amici hanno manifestato oggi pomeriggio in piazza Galilei, a Cagliari, per difendere Andrea Scano, insegnante alla "Colombo" che si rifiuta di usare il registro elettronico in classe.

Sospeso per tre giorni dalla dirigente scolastica alla fine dello scorso anno, il maestro cagliaritano si è visto prolungare la punizione nell'anno appena iniziato con altri 11 giorni di allontanamento forzato da scuola.

"Il nostro collega - spiegano i Cobas - da un anno chiede legittimamente di poter utilizzare il registro cartaceo per le normali operazioni scolastiche: firme di presenza, registrazione voti, attività e quant'altro. Non si tratta di un capriccio né di un rifiuto a priori delle innovazioni. Più semplicemente, il maestro si è reso conto che non esiste una legge che imponga il registro elettronico".

"Io non sono contro il registro elettronico - dice lui - sebbene nutra più di una perplessità sul suo utilizzo ma ritengo di non poterne imporre l'adozione contro gli interessi dei miei alunni".

Il contrattacco dei Cobas passerà dai tribunali: "Il collega si rivolgerà alla magistratura per ottenere giustizia e chiedere l'annullamento delle sanzioni disciplinari - annunciano i Cobas - su un tema che riguarda da un lato la tutela dei dati, dall'altro la dignità professionale degli insegnanti. Saranno necessari tempi lunghi, ma siamo fiduciosi in un risultato che possa ristabilire la verità".

(Unioneonline/D)
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