Strage di Corinaldo, nella banda anche il figlio di un boss detenuto in Sardegna
Coinvolto nelle indagini anche Ugo di Puorto, figlio di un esponente della camorra recluso nell'IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avrebbe avuto un ruolo di rilievo in quella che alcuni hanno ribattezzato la "banda dello spray" - composta dai sette giovani arrestati con l'accusa di omicidio preterintenzionale, furto e rapina nelle indagini per la strage di Corinaldo (Ancona), dove nella discoteca "Lanterna Azzurra" lo scorso 8 dicembre morirono cinque minorenni e una donna di 39 anni - Ugo di Puorto, un 19enne di origini casertane, figlio del boss della camorra Sigismondo, trasferito una settimana fa dal carcere di Voghera in Sardegna.
Il 48enne è stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione e avrebbe legami con il clan dei Casalesi.
Intanto per i sette ragazzi - tutti tra i 19 e i 22 anni -, finiti in manette e ora reclusi nel carcere di Modena, gli interrogatori di garanzia cominceranno martedì.
Verranno ascoltati dal gip Di Puorto, Andrea Cavallari, 20 anni di Bomporto (Modena), Moez Akari, 22 anni residente a Castelnuovo Ranone (Modena), Raffaele Mormone, 19 anni di San Cesario sul Panaro (Modena), Badr Amouiyah, 19 anni residente a San Prospero (Modena) e Sohuibab Haddada, 21 anni residente a di Bomporto (Modena).
La settima persona che verrà interrogata dal giudice è il 65enne accusato invece di comprare le collane d'oro, Andrea Balugani di Castelfranco Emilia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, ogni mese la banda dopo i furti vendeva circa mezzo chilo d'oro, portando a casa 15mila euro in contanti.
(Unioneonline/F)