Non è una bocciatura ma è sicuramente fredda la reazione delle segretarie regionali di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica alla notizia dell'istituzione di una commissione d'inchiesta che dovrà far luce, in tre mesi, sull'operato dell'Aias e il suo stato d'insolvenza nei confronti dei dipendenti.

"I tempi della commissione d'inchiesta non sono compatibili con la disperazione dei lavoratori: serve subito una soluzione concreta anche per la tenuta dei servizi nel territorio".

I segretari regionali Roberta Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru chiedono per l'ennesima volta che la vertenza sia risolta in tempi brevi.

Non a caso perorano un incontro urgente con l'assessore Nieddu, che tra l'altro si è mostrato molto critico sull'ordine del giorno del Consiglio regionale che ha partorito l'idea della commissione di accertamento.

Un incontro "che non potrà arrivare oltre il mese di giugno dato che le 9 mensilità arretrate attese dai dipendenti rappresentano un record negativo nell'isola", affermano i sindacalisti.

Commissione bocciata invece senza mezzi termini dall'Usb regionale. "È un tentativo di prendere e perdere tempo mentre l'unica soluzione è la risoluzione del contratto e l'internalizzazione del servizio dato che dipendenti e pazienti hanno diritto ad avere certezze e non ancora formule dilatorie".

Dal canto proprio l'Aias si dice "pronta a collaborare nel modo più fattivo possibile con la commissione d'inchiesta sperando che i lavori di questa non intralcino quelli del tavolo tecnico istituito per accertare i crediti dell'Aias che sono reali, certi e quantificati".

L'azienda si dice "in attesa di poter riprendere il tavolo tecnico e chiudere una volta per tutte la vertenza in modo da far fronte agli obblighi verso dipendenti e pazienti".
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