Urne virtuali aperte oggi fino alle 20 sulla piattaforma Rousseau per decidere della sorte di Luigi Di Maio.

La domanda, come sempre, sottintende la risposta: "Confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle?". Ma, anche se il risultato è praticamente scontato, per il capo politico dei Cinque Stelle la legittimazione degli iscritti è fondamentale dopo la debacle delle Europee.

"Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato", dice, o forse gli unici che possono fare da scudo agli attacchi infuocati dei più fedeli compagni di partito e di governo. Ultimo in ordine di tempo Gianluigi Paragone, che ha presentato le dimissioni da senatore: "Se vuoi fare Superman devi dimostrare di esserlo. A 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro".

Ieri sera la prova più dura è stata quella con i parlamentari pentastellati, un'assemblea congiunta preceduta da una sorta di riunione a Montecitorio per serrare le fila, utilizzando l'endorsement di Beppe Grillo e Davide Casaleggio.

Di Maio "deve continuare la battaglia che stava combattendo prima" tuona il comico genovese. E poi sentenzia: "Luigi non è esposto in uno scandalo di nessun genere. È già eccessiva questa giostra di revisione della fiducia. La minaccia è esterna al M5S".

I SARDI - Per gli esponenti del Movimento in Sardegna non ci sono dubbi, Di Maio deve restare dov'è o sarebbe la fine.

"Rieccoci con le terribili profezie. Leggo in queste ore di trappole, processi e regolamenti di conti. Ma sia chiaro: noi non siamo come gli altri, non abbiamo correnti o capibastone. Siamo la sintesi di un ideale politico che unisce diverse sensibilità - spiega il senatore Ettore Licheri -. Il gruppo parlamentare si stringerà intorno al suo capo politico che meglio di chiunque altro incarna questi valori. Luigi Di Maio ha donato tutto se stesso al Movimento, e il lavoro da lui svolto deve essere custodito e protetto dagli artigli di un sistema ancora lontano dall'essere demolito".

"È giusto che si rifletta sugli errori e sui cambiamenti che potranno rafforzare le nostre battaglie - sottolinea la senatrice Elvira Evangelista - nessuna personalizzazione delle difficoltà. Di Maio merita oggi un sostegno più forte di quello che gli abbiamo dato quando le cose andavano benissimo. Ripartiamo insieme, parliamo del Movimento, non di nomi e ruoli".

"Al suo fianco, senza la minima esitazione, nel momento più difficile per noi tutti del M5S - dice l'ex sindaco di Assemini Mario Puddu -. Luigi c'è sempre stato. Ci ha creduto quando pochi altri ci credevano, perché momenti di difficoltà ne abbiamo attraversato altri, ma lui (assieme ad Alessandro e qualche altro) ha caricato su di sé tutto il peso del nostro progetto. Troviamo delle soluzioni, tutti assieme, assieme a Luigi. Se ci si azzarda a puntare il dito contro di lui come unico responsabile, beh, non ci sto".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata