Alessandro Murenu, candidato sindaco a Cagliari, è stato espulso dal Movimento 5 Stelle, che dunque non correrà alle prossime elezioni comunali nel capoluogo sardo: "A Murenu è stata revocata la certificazione e l'uso del simbolo. Non ci saranno candidati sindaci a Cagliari".

La clamorosa decisione arriva in seguito alle polemiche per le posizioni espresse su Facebook dal cardiochirurgo del Brotzu in merito ad aborto e ruolo delle donne nella società.

Questa mattina il giallo, con la lista che scompare dal sito del Movimento 5 Stelle. Poi il chiarimento: Murenu è stato silurato.

"Ci sono valori che fanno parte del Dna del Movimento - si legge in una nota dei pentastellati - come l'idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell'uomo. Ribadiamo di essere lontani anni luce dalle posizioni espresse al Congresso di Verona e oggi torniamo sull'argomento per prendere le distanze da quanto affermato dal candidato a sindaco di Cagliari, Alessandro Murenu".

"Ci vuole rispetto per la donna, ma soprattutto coerenza", continua la nota. "Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona contro la donna al simbolo del Movimento, si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto. La lista non era ancora stata depositata".

Infine, la decisione clamorosa: "A Murenu è stata revocata la certificazione e gli è stato inibito l'uso del simbolo. Non ci saranno candidati sindaci a Cagliari".

DI MAIO - In serata si è espresso anche il vicepremier e capo politico M5S, intervistato negli studi di Sky. "Non conosco personalmente Alessandro Murenu, ma è una questione di coerenza. Mi sono detto più volte preoccupato da alcune posizioni espresse al Congresso delle Famiglie di Verona, come la limitazione del diritto all'aborto o quella secondo cui la donna deve restare in casa per fare figli. Se uno dei nostri porta avanti tali posizioni da Medioevo non può rappresentare il Movimento 5 Stelle".

M5S NELL'ISOLA, I PRECEDENTI - Non proprio fortunato, insomma, il Movimento 5 Stelle in Sardegna. Già alle regionali è stato costretto a cambiare in corsa il candidato alla presidenza Mario Puddu, condannato a un anno per abuso d'ufficio, per virare su Francesco Desogus, che a febbraio si è fermato all'11%.

E anche l'esperienza politica del velista cagliaritano Andrea Mura non andò bene. Finito nella bufera per l'elevato tasso di assenteismo alla Camera, fu espulso dal Movimento e si dimise da deputato. Alle elezioni supplettive la spuntò poi il candidato del Pd.

(Unioneonline/L)
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