La lista di Alessandro Murenu, candidato sindaco grillino di Cagliari, è sparita dal sito dei Cinque Stelle. Collegandosi al portale dedicato alle Amministrative nella sezione Sardegna restano solo Alghero, Sassari, Sinnai e Monserrato.

Non è chiaro se la sparizione sia legata alle polemiche scatenate dal post contro l'aborto che Murenu ha condiviso su Facebook nell'aprile scorso e che è tornato d'attualità ieri all'indomani dell'investitura ufficiale da parte del comitato elettorale pentastellato.

"Chiamare l'aborto un diritto della donna è come chiamare la lapidazione femminile un diritto dell'uomo". Questa la frase che da ieri agita la politica cittadina dentro e fuori dal Movimento.

Allo staff romano chiamato a valutare le candidature ora restano poche vie d'uscita: confermare Murenu e riammetterlo sul sito ufficiale, scegliere di candidare Pino Calledda - il consigliere uscente che aveva proposto l'altra lista per le Comunali di Cagliari - o, infine, cercare un terzo nome che rilevi la lista di Murenu ma solo con il benestare di tutti gli aspiranti consiglieri che la compongono.

Il diretto interessato in merito non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Ieri, dopo aver diffuso una nota con la quale spiegava di essere stato frainteso e si diceva vittima della "macchina del fango", ha disattivato la sua pagina Facebook.
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