Prende il via, anche in Sardegna, l'operazione "Scuole sicure" per il 2019-2020 e all'Isola arriveranno i fondi del Viminale, pari a 121mila euro, con il coinvolgimento di tre Comuni.

Interessati dal piano sono Sassari (50.242,78 euro); Quartu Sant’Elena (36.906,32 euro) e Olbia (34.376,23 euro), che devono ora presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il 31 maggio.

"La droga - spiega il ministro Matteo Salvini - è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente".

E ha anche confermato "l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole. Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20mila abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione. Dalle parole ai fatti".

I contributi per la Sardegna sono composti da una quota fissa di 20.000 euro - identica per tutti i Comuni - e di una quota variabile commisurata alla popolazione residente al 1° gennaio 2018 e possono essere utilizzati il prossimo anno scolastico per i sistemi di videosorveglianza, per assumere a tempo determinato di agenti di Polizia locale, per pagare le prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, per acquistare mezzi e attrezzature e promuovere di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

(Unioneonline/s.s.)
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