Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha annunciato le proprie dimissioni al Consiglio comunale.

Un discorso di pochi minuti per ribadire le ragioni che lo hanno spinto a lasciare il Municipio e passare al Consiglio regionale.

"Credo sia la decisione giusta per consentire ai cagliaritani di poter scegliere il sindaco che potrà guidare Cagliari", ha detto Zedda.

Il sindaco ha venti giorni per cambiare idea ma ha già assicurato che non ci saranno ripensamenti. Zedda ha però deciso di anticipare i tempi e indicare il nome dell’Alter nos per la prossima festa di Sant’Efisio.

Per la prima volta sarà una donna: Raffaella Lostia, dipendente del Municipio.

"Ho voluto indicare il nome visto che per quella data Cagliari non avrà nè il vecchio sindaco, né quello nuovo. Una scelta fatta per premiare i tanti dipendenti che da sempre lavorano per Sant’Efisio".

Mariella Careddu

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A proposito della nomina, in serata il Comune di Cagliari ha diramato un comunicato, dove si legge:

"Quest'anno ho voluto nominare l'alter Nos seguendo un diverso criterio di scelta, in considerazione del fatto che il prossimo 1 maggio non ci saranno più consiglieri e assessori. Mi è parso dunque inopportuno nominare un amministratore e ho preferito scegliere tra il personale dipendente, anche per dare un riconoscimento a tutti coloro che in questi anni si sono impegnati con grande dedizione. Ho quindi deciso di nominare Alter Nos la dottoressa Raffaella Lostia".

Così il sindaco Massimo Zedda ha annunciato nella seduta del Consiglio comunale di questo pomeriggio, una delle ultime della consiliatura a seguito delle sue dimissioni per la carica a consigliere regionale, la nomina per l'importante ruolo nella Festa di Sant'Efisio.

Due quindi le novità di quest'anno: la prima è che l'Alter Nos sarà una donna, per la prima volta in 363 anni di storia della Festa e la seconda che non sarà un amministratore ma un dipendente comunale.

"Una nomina assolutamente inaspettata - dice Raffaella Lostia, 56 anni, sposata, funzionaria dell'Ufficio di Gabinetto e Comunicazione Istituzionale che collabora da anni nell'organizzazione della Festa di Sant'Efisio - Un incarico che mi ha decisamente colto di sorpresa. Un grandissimo onore soprattutto per due motivi, dover rappresentare tutti i dipendenti comunali ed essere la prima donna ad indossare i panni dell'Alter Nos".

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Raffaella Lostia
Raffaella Lostia
Raffaella Lostia

CHI È RAFFAELLA LOSTIA

Massimo Zedda lascia la poltrona di sindaco con una decisione rivoluzionaria: per la prima volta, nella storia sarà una donna a rappresentare la città alla Festa di Sant'Efisio. Il sindaco ha nominato Raffaella Lostia "Alter Nos" (forse, sarebbe il caso di parlare di "Altera Nos"), la figura che, appunto, rappresenta il sindaco alla tradizionale festa del primo maggio.

Una scelta legata al momento politico: essendo dimissionario, Zedda ha deciso di non nominare consiglieri o assessori. E ha puntato sulla quale parte del Comune che, comunque, continua a operare come al solito: i dipendenti.

Cinquasette anni a fine mese, sposata senza figli, Lostia è nata a Nuoro ma vive a Cagliari sin da ragazzina: diplomata al Dettori, si è successivamente laureata in Giurisprudenza e ha poi seguito la Scuola superiore di pubblica amministrazione, superata con un “ottimo”.

Ha poi collaborato con diverse amministrazioni locali. E, l’11 novembre 2012, è entrata a far parte, come funzionaria amministrativa, dell’ufficio di Gabinetto e comunicazione istituzionale, ruolo che tuttora ricopre.

Un'emozione enorme per la dipendente comunale.

"Ancora - dice - non riesco a rendermi conto di tutto quello che sta accadendo. Il sindaco mi ha comunicato la sua decisione qualche minuto prima di renderla pubblica in Aula. La cosa mi ha talmente emozionata che credo di non averlo ringraziato a sufficienza".

La prima volta di una donna. "Da sette anni, mi occupo di organizzare il cerimoniale della Festa. Più volte ho fatto la battuta: non sarà arrivato il momento di scegliere una donna? Ma mai e poi mai avrei potuto pensare che quella prima donna sarei stata proprio io".

Marcello Cocco

(Unioneonline/l.f.)
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